La costante e periodica nascita di innumerevoli criptovalute pone certamente delle domande in diversi ambiti, dalla sicurezza alla stabilità nel lungo periodo, tuttavia si può ben dire che siano ormai un asset completamente sdoganato presso il grande pubblico. Più conflittuale, invece, è il rapporto tra criptovalute e le istituzioni governative di moltissimi Paesi. Tra tutti, la Cina si è sempre posta in atteggiamento di ostilità rispetto a questo settore.
Le cose, però, sono cambiate ultimamente e la Cina, valutando potenzialmente controproducente una totale esclusione di un asset ormai di rilevanza globale, ha dato il via alla creazione di una criptovaluta di stato, lo YUAN digitale. Andremo ora a vedere in dettaglio cos’è, come funziona e se sono presenti o meno delle peculiarità tali da differenziarla dalle altre valute digitali.
Cos’è lo YUAN Digitale
Lo YUAN digitale è una valuta digitale nata ufficialmente nel 2014 e che può contare sul supporto diretto della Central Bank Digital Currency (CBDC).
Pur configurandosi come una classica criptovaluta, in termini pratici sarebbe più opportuno considerarla come la valuta digitale di stato. Nasce espressamente per volere del governo centrale cinese come elemento fondamentale di una strategia più ampia, comprendente la graduale sostituzione del denaro liquido tradizionale con le monete digitali. Il progetto, com’è facilmente intuibile, ha richiesto del tempo prima che potesse essere messo in pratica concretamente, difatti è solo nel 2020 che lo YUAN digitale ha ufficialmente fatto la sua comparsa in 4 città.
Certamente nel medio-lungo periodo l’obiettivo dichiarato è quello di rendere lo YUAN digitale la moneta ufficiale cinese ed è proprio appurando tale volontà che diversi analisti ed esperti del settore hanno cominciato a interrogarsi sulle motivazioni che hanno suscitato questo improvviso cambio di rotta.
La contrarietà delle Cina all’intero universo delle criptovalute era nota da tempo. Pur non essendoci dichiarazioni ufficiali al riguardo, è relativamente semplice comprendere come il governo cinese abbia la perfetta consapevolezza di un cambiamento ormai in atto nelle dinamiche finanziarie globali. Perdere il treno delle valute digitali significherebbe inevitabilmente rimanere indietro, qualcosa che una super potenza come la Cina non può in alcun modo concedersi.
Lo YUAN digitale è a tutti gli effetti una stablecoin, una valuta digitale cioè il cui valore è equivalente a quello del denaro tradizionale del Paese, e in virtù di tale fattore non subisce quegli eccessi di volatilità che caratterizzano invece le altre criptovalute. Economisti e analisti hanno forti dubbi su una diffusione dello YUAN digitale al di fuori dei confini nazionali, tuttavia non bisogna dimenticare il forte impatto del popolo cinese in termini numerici, dettaglio che potrebbe incrementare nel tempo il peso specifico della criptovaluta cinese.

Come Funziona e Differenze con Bitcoin
Allo stesso modo di tutte le criptovalute esistenti, lo YUAN digitale basa il suo funzionamento su una specifica blockchain. È comunque interessante appurare come l’intera struttura organizzativa sia stata progettata secondo uno schema piramidale.
Al vertice della piramide c’è la People’s Bank of China (PBOC), il cui compito è quello di erogare valuta e di distribuirla uniformemente alle banche commerciali che si trovano appena al di sotto di essa. Tra le banche commerciali sono presenti 6 tra i maggiori gruppi bancari statali e due realtà dell’home banking come MyBank e WeBank. Al di sotto di queste vi sono gruppi bancari minori e foritori di servizi di pagamento che, però, non possono in alcun modo effettuare scambi direttamente di YUAN, ma possono presentarsi come intermediari in grado di offrire beni e servizi ai titolari della criptovaluta statale. L’ultimo livello è infine occupato da tutti coloro che dello YUAN digitale ne faranno concreto uso nella loro quotidianità, ed ecco quindi i consumatori finali, i produttori e i commercianti.
L’interesse maggiore, anche per questioni pratiche, è ovviamente tutto rivolto ai consumatori finali. Questi per poter usufruire dei vantaggi dello YUAN digitale, dovranno semplicemente aprire un portafoglio digitale che sarà poi automaticamente collegato con il conto corrente di cui sono già in possesso. In questo modo tutti gli YUAN fisici che transiteranno sul conto corrente classico verranno automaticamente ridirezionati e convertiti in YUAN digitali per poi essere archiviati sul wallet personale. Da qui potranno essere liberamente utilizzati per effettuare compravendite di beni, prodotti e servizi.
Già dal suo funzionamento emerge chiaramente come una comparazione tra lo YUAN e il più noto Bitcoin sia assolutamente inattuabile per tanti motivi sia politici sia socioeconomici. Tuttavia è possibile avanzare un confronto costruttivo tra queste due realtà.
La differenza principale tra lo YUAN e il Bitcoin consiste nel fatto che il primo è una stablecoin e in quanto tale non può soffrire di volatilità eccessiva, perché la sua quotazione è strettamente ancorata al valore della valuta cinese vigente. Un’ulteriore differenziazione può rintracciarsi nella natura estremamente libera e decentralizzata di Bitcoin, che in quanto tale non dipende da alcuna entità bancaria e/o governativa centrale. Al contrario lo YUAN, pur mantenendo i tratti classici delle valute digitali, è comunque soggetto alle dinamiche strategiche del governo centrale cinese e in quanto tale non è anonimo.
Il Progetto della Criptovaluta Cinese
Come detto, il progetto di creazione dello YUAN digitale ha sin da subito fatto sorgere diversi interrogativi in analisti, esperti del settore e persino realtà governative estere. Il timore principale era ed è tuttora quello che vuole lo YUAN come il risultato di una precisa scelta strategica politica volta a consolidare la presenza dello Stato nella vita dei cittadini. Secondo altri, invece, la creazione dello YUAN digitale è sfacciatamente il primo passo di una possibile egemonia monetaria e geopolitica cinese.
Certamente allo stato attuale non si può negare che il governo cinese stia investendo moltissimo su questa stablecoin e i primi esperimenti di utilizzo in alcune città sembrano aver dato dei riscontri più che positivi, sufficienti per continuare la sperimentazione su larga scala. Bisogna anche considerare, però, che è difficile distinguere tra semplice attività propagandistica e reale interesse nel settore, quello che è certo è che lo YUAN è destinato a essere il futuro finanziario e monetario della Cina.
Il progetto della criptovaluta cinese, espletato secondo lo schema piramidale già illustrato nel paragrafo precedente, presenta dei vantaggi e dei campi di applicazione di sicuro interesse per l’utente finale, per quello cioè che è il livello base della piramide. Il vantaggio principale è quello che vede la possibilità di proteggere le proprie informazioni personali in quanto consumatore, ma al contempo essere consapevoli che la blockchain su cui si basa l’intero sistema è in grado di tenere traccia di tutte le transazioni effettuate e può essere quindi ideale per individuare e stroncare sul nascere ogni possibile attività illegale, come l’elusione, l’evasione o il riciclaggio.
Come si Potrà Utilizzare
Il primo utilizzo accertato di YUAN digitale si è avuto nel quartiere di Luohu, dove 50.000 cittadini volontari hanno ottenuto 200 Yuan digitali da spendere entro la settimana successiva e i risultati sono stati ottimali con quasi 9 milioni di YUAN spesi. In seguito il medesimo esperimento è stato eseguito in 4 città, Shenzhen, Xiongan, Chengdu e Suzhou, e anche qui è stato registrato un grande successo. Attualmente in città di particolare rilevanza e peso geopolitico come Shangai, si comincino a vedere i primi stipendi totalmente erogati tramite YUAN digitale.
Da un punto di vista pratico, invece, l’utente che vuole utilizzare lo YUAN digitale nella sua quotidianità non dovrà fare altro che scaricare gratuitamente sul suo smartphone o tablet l’app ufficiale, procedere con la registrazione fornendo tutti i dati personali richiesti e creare un wallet personale che andrà poi collegato al conto corrente di cui sarà già in possesso.
Non appena l’utente sarà abilitato a operare, per effettuare una transazione di pagamento basterà attendere che il sistema generi un QR code tramite cui si potrà completare l’acquisto. In alternativa, è comunque possibile affidarsi alla tecnologia NFC basata sulla prossimità di due dispositivi.
Considerazioni Finali e Previsioni per il Futuro
Le previsioni per il futuro dello YUAN digitale sembrano prospettare scenari totalmente differenti, di timore in Europa e di grande soddisfazione in Cina. Il timore principale è quello che indubbiamente vede l’ingresso dello YUAN digitale nel sistema finanziario globale, ancora non si sa bene quali dinamiche possano essere messe in moto e se effettivamente si assisteranno a sconvolgimenti pericoli in chiave economia e sociale.
Un altro fattore di preoccupazione è quello relativo all’accoglienza in ambito internazionale di una valuta digitale finora presente solo nei confini nazionali. Laddove la sua quotazione e la sua importanza crescano a tal punto da competere direttamente con il dollaro, si aprirebbero scenari geopolitici difficili da prevedere. D’altro canto aumenterebbero però il numero di investitori interessati al nuovo asset.
Concludendo, sembrerebbe solo questione di tempo prima che la criptovaluta cinese venga adottata ufficialmente in tutta la Cina, solo allora sarà possibile avanzare delle ipotesi più precise sul suo destino.
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